Il premio assicurazione auto: bonus, malus e classe di merito

Il premio di un’assicurazione auto non è fisso, ma varia a seconda della classe di merito del cliente. Questa quantifica il rischio che la compagnia assicuratrice si assume nello stipulare le singole polizze, e viene stabilita in base alla “propensione” dell’assicurato a restare coinvolto in sinistri e incidenti. Le classi di merito sono 18 in tutto, e a livelli più alti corrispondono premi assicurativi maggiori. Un neo-assicurato parte di norma dalla quattordicesima classe e la sua posizione scala verso il basso per ogni anno trascorso senza il verificarsi di incidenti; ad ogni sinistro, invece, corrispondono due scatti verso l’alto. Questo meccanismo di incentivi e penali viene comunemente detto di “bonus-malus”. Perché un malus possa essere applicato, tuttavia, la compagnia assicuratrice deve accertare l’effettiva responsabilità del cliente nel sinistro. Se i danni riportati nell’incidente non implicano spese ingenti, l’assicurato può scegliere di mantenere invariata la propria classe di merito pagando di tasca propria le riparazioni del caso. I concetti di bonus, malus e classe di merito incidono quindi profondamente sui costi delle assicurazioni, e sono regolati da precise norme di legge per evitare abusi da parte degli operatori del settore. I titolari di una polizza auto hanno quindi il diritto di conservare la propria classe di merito ogniqualvolta decidano di cambiare compagnia assicuratrice. Per facilitare la mobilità dei clienti all’interno del mercato assicurativo, l’Isvap redige regolarmente delle tabelle di conversione volte a rendere comparabili le strutture di merito di compagnie diverse. Le regole interne, infatti, possono cambiare di azienda in azienda; un assicurato che voglia cambiare polizza, senza per questo perdere i bonus accumulati nel corso degli anni, può utilizzare le classi di conversione universali. La posizione del cliente si mantiene per un massimo di 5 anni dalla fine dell’ultimo contratto assicurativo: ciò significa che un automobilista che riprenda a guidare dopo qualche mese di assenza dalle strade non dovrà necessariamente ripartire dalla quattordicesima classe di merito.

Quando si parla di premio di assicurazione per le polizze auto ci si riferisce al prezzo che si deve pagare per sottoscrivere il contratto. I premi possono essere unici, periodici o unici ricorrenti. Nel primo caso, l’importo è da pagare interamente al momento della sottoscrizione della polizza; i premi periodici, invece, prevedono diversi versamenti all’inizio di ogni periodo di assicurazione (solitamente pari a un anno); gli unici ricorrenti, infine, sono a metà strada tra i due precedenti. Sul mercato, comunque, si trovano offerte di rateizzazione del premio: in questo caso si potrà diluire il pagamento in più volte (anche se è stato sottoscritto un premio unico).

Il premio di tariffa per le assicurazioni auto può essere definito come l’insieme di premio puro e caricamenti. Il primo è calcolato prendendo in considerazione il rischio che la compagnia assicurativa assume su di sé ed è basato, quindi, su quanto l’assicuratore ritiene di dover pagare in media per gli incidenti automobilistici, oltre ad altri fattori che aiutano a stabilire meglio la probabilità di un sinistro. Nel calcolo sono considerati anche altri elementi che riguardano il comportamento precedente del contraente, cioè di chi sottoscrive la polizza, e alcuni riguardanti il tipo di automobile assicurato. I caricamenti, invece, si riferiscono ai costi amministrativi e commerciali.

L’assicuratore è obbligato a comunicare ogni cambiamento del premio previsto per la polizza auto con almeno 30 giorni di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Questa informativa può essere inviata con l’elenco dettagliato delle variazioni rispetto al premio precedente, oppure con una semplice richiesta di recarsi a un punto vendita per essere aggiornati sui cambiamenti intervenuti.

Non va dimenticato, infine, che esistono delle situazioni in cui si ha diritto al rimborso di almeno una parte del premio. E’ bene informarsi su questa possibilità soprattutto nel caso in cui si venda l’auto, la si demolisca e qualora la macchina dovesse essere rubata.